La notizia si è diffusa in questi giorni, secondo la quale con la “dieta” vegan entro il 2050 ci saranno oltre 8 milioni di morti premature in meno, una bella notizia davvero, ma … allora perché i governi non promuovono la “dieta vegan?
Sembra che chi dovrebbe tutelare il bene e la salute pubblica abbia altri interessi tranne quelli di cui dovrebbe occuparsi davvero, un po’ come per le sigarette, lo Stato ha il monopolio e le vende, poi si fanno gli spot per dire che fa male e ammazza la gente, con i relativi costi che questo comporta.
Si salvi chi vuole
A questo punto poiché le notizie circolano e sono ampiamente diffuse, spetta ai singoli scegliere, o almeno provare, perché molti rifiutano un cambio alimentare senza neppure provare e avere testato con il palato un’alternativa alimentare.
Comunque vero che con un’alimentazione vegan si sta e si vive meglio, probabilmente anche più a lungo, com’è vero che la salute che si ottiene è forse solo un meritato riconoscimento al male che non vanno i vegani, non mangiare nessun animale vuol dire non contribuire alla violenza fatta nei loro confronti, ci guadagna anche l’ambiente e la natura, l’aria e in generale le persone migliorano, per farla breve ci guadagnano tutti, e la maggiore salute e longevità è un regalo che torna indietro per la scelta fatta.
Niente riduzioni la carne va eliminata
I media diffondendo questa notizia hanno rilevato che, anche una riduzione di 300 grammi circa a settimana del consumo di carne favorisce la salute e longevità, certo, come un killer che invece di ammazzare 10 cristiani al mese ne ammazza solo tre, ma per piacere!
La carne va eliminata, senza troppi dosaggi o razioni settimanali, questo per due motivi, primo la salute migliora di poco, secondo ci si può sempre lasciare andare e quindi lanciarsi in abbuffate con salsicce e bistecche, infine, cosa più importante non cambia nulla per quanto riguarda gli allevamenti e lo strazio degli animali, magari invece di 10 saranno “solo” tre!
O si cambia o, come dicono i giornali, si muore prima!