Una ragazza chiede un prodotto vegan e le servono salsiccia di maiale da Greggs
Per un gravissimo sbaglio dello staff, Sharleen ha mangiato un prodotto non vegan e racconta sui social che resterà sicuramente traumatizzata a vita: le hanno tolto la possibilità di scegliere.
Sharleen Ndungu, studentessa vegana di 20 anni, ha morso un rotolo di salsiccia di maiale, invece della versione senza carne che aveva ordinato, a causa di un errore dello staff e, adesso, afferma che resterà traumatizzata a vita. La ragazza aveva acquistato il prodotto dal Greggs (una catena del Regno unito che vende prodotti da forno) di Canterbury, nel Kent, e sottolinea che non ritornerà mai più a mangiare in questa catena.
Panico e lacrime
Sharleen ha condiviso la sua esperienza sui social, pubblicando tre video in cui racconta di come, dopo aver morso il rotolo di salsiccia, il suo cuore ha iniziato a palpitare e sentiva dolore allo stomaco: sensazioni che provava solo quando mangiava carne. La studentessa, infatti, è vegana da due anni e l’evento le ha causato un attacco di panico e di pianto, che cambierà negativamente la sua vita per sempre.
Scuse pubbliche per rendere consapevole chi ha sbagliato
Poco dopo, è tornata da Greggs per denunciare l’accaduto e le è stato offerto un rimborso di £2 dal manager; poi, ha chiamato il servizio clienti, che le ha proposto un buono di £30. Sharleen, però, non vuole denaro, ma richiede delle scuse pubbliche, in modo tale che chi le ha causato il trauma si renda conto della gravità della situazione: qualcuno avrebbe potuto essere allergico alla salsiccia e morire per un errore, mentre lei ha smesso di mangiare carne perché provoca il cancro e così le hanno avvelenato il corpo, togliendole la possibilità di scegliere.
Fare attenzione alla superficialità della gente
Chi non ha intrapreso uno stile di vita vegan, non riesce a comprendere totalmente la gravità di questo evento. Capita spesso di incontrare camerieri che non conoscono il significato di “vegano” o che prendono particolari richieste con leggerezza: è una cosa assurda, perché chiunque lavori nel campo della ristorazione (e non) dovrebbe essere informato a riguardo, ma purtroppo non è sempre così.
Soprattutto quando si acquista cibo in un locale non vegano, è necessario fare particolare attenzione, perché nella maggior parte dei casi i cibi nel menù sono venduti come vegan per marketing e non per etica. È necessario sottolineare che, rispetto a qualche anno fa, la realtà vegan si è diffusa moltissimo e sempre più persone acquistano consapevolezza sull’importanza del mondo cruelty-free.
Non ci resta che fare sempre attenzione, cercare di sensibilizzare il più possibile chi abbiamo davanti e sperare che situazioni come quelle di Sharleen non si ripetano mai più!