Dove Mangiare Vegan in Islanda – Vacanze Cruelty Free

da Susanna Panini
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Quest’anno io e il mio compagno abbiamo trascorso le feste natalizie in Islanda e, devo ammetterlo, non è stato facile per due vegani come noi alimentarci in una terra così particolare e isolata quanto l’Islanda!

Meravigliosa, assolutamente incredibile, mozzafiato, non si può di certo affermare che l’isola del fuoco e del ghiaccio sia il paradiso per chi ha scelto di alimentarsi in maniera etica e totalmente vegetale. La tradizionale cucina islandese è a base di pesce essiccato, carne di squalo o di balena e di derivati animali.

In Islanda pochi sono i prodotti non d’importazione. Clima e morfologia del territorio non sono idonee alla coltivazione e all’agricoltura e per questo non è facile reperire cibo fresco e, per l’appunto, vegetale.

Perché mai, però, dovremmo scoraggiarci e perdere l’opportunità di godere di paesaggi talmente caratteristici che tolgono il respiro? 

Prima di tutto consiglio di prenotare un alloggio indipendente, come ho fatto durante entrambi i miei viaggi sull’isola. Mi sono trovata benissimo grazie ad Airnmb, perché abbiamo potuto usufruire di un appartamento nel prezioso centro della capitale Reykjavik, dove ci siamo arrangiati cucinando pietanze a base di legumi, patate, cipolle, funghi.

Tutto acquistato negli unici supermercati aperti durante le festività natalizie, alle quali gli islandesi sono profondamente legati. Essi sono forniti anche di dolci, salse e stuzzichini completamente vegetali. Un vero e proprio miraggio, in una terra splendida, ma anche parecchio costosa.

Da buoni vegani esploratori, non ci siamo fatti mancare qualche giro alla ricerca di locali e angoli dove soddisfare il nostro palato curioso. Ci siamo lasciati stupire da uno scenario gastronomico in crescente evoluzione: abbiamo scoperto che sono ormai quasi una decina i ristoranti vegani nella capitale, senza dimenticare gli svariati locali vegan friendly!

I nostri preferiti? Ho stilato per voi la mia personale lista islandese del cuore, che spero possa continuare a crescere grazie ai vostri consigli e nei prossimi viaggi!

  • Braud & co è una panetteria colorata, gestita da ragazzi giovanissimi, dove ci siamo tuffati la mattina dopo il nostro arrivo: ci siamo gustati uno dei pasticcini vegan e biologici che producono nel laboratorio dietro al bancone, annusando nell’aria i profumi della vigilia di Natale e osservando gli abitanti della piccola capitale muoversi con disinvoltura e allegria contagiosa.
  • Eldur & more: graziosissimo bar creperia dove abbiamo gustato un pranzo da leccarsi i baffi, arricchito da un hummus di ceci speciale e da un sorprendente pesto vegan! Mentre divoravamo il pranzo siamo diventati amici di una delle responsabili, che ha vissuto in Italia per lunghi anni e con la quale abbiamo intrattenuto piacevoli conversazioni.
  • Núdluskálin è il ristorantino noodle soups dove abbiamo pranzato il giorno della nostra partenza. La nostalgia crescente dell’arrivederci l’abbiamo tenuta a bada con una delle zuppe dalla base 100% vegetale, che abbiamo arricchito con verdure e tofu sapientemente speziato.
  • Reykjavik Roasters è la migliore caffetteria della città. L’atmosfera calda, curata nei dettagli e uno studio approfondito sulla qualità e la preparazione del caffè fanno centro. Non potete perdervi un tipico momento di vita cittadina: sedetevi ad uno dei tavolini e sorseggiate la vostra bevanda preferita osservando il brulicare di turisti e locali lungo le viuzze della capitale!

Insomma, non lasciatevi scoraggiare dalle dicerie e preparate subito lo zaino per la magica Islanda: geyser, vulcani, ghiacciai, aurore boreali e tanto altro vi aspettano. 

Resterete a bocca aperta ma non a stomaco vuoto!

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