La prima alternativa vegan al pesce crudo arriva a Londra

da Patrizia Saccente
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L’Ocean Hugger Foods ha presentato all’Hyper Japan Festival di Londra la prima alternativa plant-based al pesce crudo: questo prodotto ha il sapore e la consistenza di quello tradizionale, ma non contiene sostanze animali, permettendo a tutti di salvaguardare la vita nei mari, senza rinunciare alle proprie abitudini alimentari.

L’Ocean Hugger Foods, un’azienda americana che si occupa di creare alternative vegetali al pesce, ha raggiunto finalmente il Regno Unito, presentando i suoi prodotti all’Hyper Japan Festival 2019: un evento incentrato sulla cultura giapponese, che si è tenuto a Londra lo scorso Luglio. Il mondo vegan accoglie sempre più novità alimentari capaci di soddisfare il palato di chiunque, anche quello di quanti non riescono a rinunciare ad alimenti a base di pesce.

Ahimi: alternativa al tonno

Sembra, infatti, che il pesce vegan abbia lo stesso sapore di quello tradizionale e sia perfetto per la preparazione di maki, nigiri e piatti a base di pesce crudo, ma totalmente cruelty-free. Il primo prodotto dell’azienda è Ahimi, un’alternativa totalmente vegetale al tonno crudo, preparato con soli cinque ingredienti: pomodori (lavorati con una tecnica speciale per creare la consistenza e il sapore tipici del tonno), salsa di soia, olio di sesamo, acqua e zucchero. Inoltre, Ahimi è privo di mercurio o altre sostanze tossiche, non contiene OGM, è gluten free e soprattutto è sostenibile.

Da pochi mesi ha avuto il suo primo debutto Unami, un’alternativa all’anguilla a base di melenzane ed è in via di sviluppo anche Sakimi, il salmone a base di carota. È possibile acquistare il pesce crudo vegan in America e in Canada, prevalentemente nei ristoranti o nei banconi dei supermercati che vendono cibo preconfezionato, infatti per il momento non viene venduto singolarmente, ma solo in formato sushi.

Morte e inquinamento degli oceani

L’ocean Hugger Foods è nata grazie a James Corwell, uno dei sessanta chef  con certificato Master Chef degli Stati Uniti. Dopo aver visto al mercato del pesce di Tokyo due magazzini di tonni essere venduti in una sola mattinata, James si è chiesto come gli oceani riuscissero a sopportare così tanta pesca e ha iniziato ad elaborare un prodotto capace di contrastare questa terribile realtà.

Spesso si tende a considerare i pesci come animali meno sensibili di altre specie, forse perché sono creature silenziose alle nostre orecchie, ma soffrono tanto quanto qualsiasi essere vivente sul nostro Pianeta e meritano la stessa libertà e diritto alla vita. La pesca provoca un numero indescrivibile di pesci morti ogni giorno ed è, inoltre, una dei motivi dell’inquinamento dei nostri mari a causa della plastica.

Possiamo aiutare il Pianeta, diventando consumatori consapevoli e scegliendo vegan!

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