Spot latte ingannevole: 120 milioni di denaro pubblico, indovinate chi paga?

da Patrizia Saccente
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Spot latte ingannevole: 120 milioni di denaro pubblico, indovinate chi paga?

Tanto ha speso il Ministro delle politiche agricole e alimentari Martina, per lo spot promozionale del latte, che secondo la LAV era ingannevole, poiché lo spot latte sottolineava l’importanza del consumo per la salute!

Lo spot latte affermava che è indispensabile per una corretta alimentazione quotidiana, la LAV ha contestato questo punto, infatti, non è per niente vero che il latte è indispensabile, milioni di vegani in tutto il mondo ne sono la prova più che concreta.

Riconosciuto l’inganno dalle istituzioni

La LAV si è vista confermare la sua segnalazione come spot latte ingannevole dal Giurì, questo vuol dire che non solo la pubblicità era ingannevole e inesatta, ma conferma che il latte non è indispensabile e se ne può fare benissimo a meno.

Una battaglia vinta in nome della verità e corretta informazione, lo Stato non può affermare cose non vere condizionando milioni di persone che per mancanza di tempo o per pigrizia non s’informano, lo Stato deve fare gli interessi dei cittadini e consumatori, non quelli degli allevatori per giunta a spese degli stessi contribuenti ingannati, in questo caso due volte!

Le “star” dello spot latte

Testimonial di primo piano, lo chef Carlo Cracco, il nutrizionista Giorgio Calabrese, la giornalista Cristina Parodi e il calciatore Albertini, immagino pagati per prestarsi a questo spot ingannevole. Ci hanno messo la faccia e quanto pare ce l’hanno anche rimessa, ma tanto godono del favore della memoria corta degli italiani.

Nel complesso lo spot latte è una vera e propria operazione in favore delle lobby del latte, spingere in questo modo quest’alimento su basi poi ingannevoli è a dir poco sospetto, senza contare poi i soldi degli italiani spesi per una campagna insulsa e falsa!

Inutile piangere sul latte versato … certo, magari però se ogni tanto qualcuno paga per le cazzate che fa, non sarebbe male, magari serve da monito!

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