Filiera corta: aiutare la piccola distribuzione

da Patrizia Saccente
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Filiera corta: aiutare la piccola distribuzione

La novità della filiera corta è l’iniziativa dell’Alveare che dice sì, un progetto che unisce i produttori locali e gli abitanti delle varie Regioni, e al momento sono oltre 50 gli “Alveari” sparsi su tutto il territorio.

Si tratta di una bella iniziativa che offre opportunità di vendita ai piccoli produttori, e allo stesso tempo la possibilità per i consumatori di comprare alimenti più salutari, senza il passaggio dei grossisti e distributori, pagando quindi molto meno i prodotti alimentari, per altro solo ed esclusivamente di stagione.

L’evoluzione del GAS

Questo progetto di filiera corta è una sorta di miglioramento e ottimizzazione dei molti GAS sparsi in tutta Italia, che in questo caso con il progetto “Alveare” sfrutteranno tutte le potenzialità della Rete, quindi offrendo un servizio più efficiente e conveniente.

I consumatori che si registrano sul sito possono acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino a casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma. Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè chi ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare inoltre eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori, per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. Lo spirito è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano.

Leggi tutto: italiachecambia.org

Un vantaggio per tutti

Sicuramente questo nuovo modo di acquistare sarà destinato a crescere sempre di più, questo per due fattori importanti, il primo è che la gente come già avviene oggi tenderà sempre più a mangiare vegetali e prodotti salutari, chiaramente frutta e verdure sono i privilegiati, poi le ristrettezze economiche fanno il resto, quindi se per acquistare 10 kg di merce si risparmia poniamo 5 Euro, alla fine dell’anno sono un sacco di soldi, considerando solo una cifra minima come questa.

Potrebbe essere l’inizio della fine della grande distribuzione almeno per quanto riguarda i prodotti freschi, del resto è assurdo che l’agricoltore che si trova a solo 2 km da noi venda il distributore che poi vende al supermercato, una follia che abbiamo contribuito a realizzare per la pigrizia di fare una visita direttamente al contadino.

Con l’Alveare ripristiniamo il giusto equilibrio e passaggi di chi vende, e chi compra, senza far arricchire intermediari che senza far niente guadagnano milioni, godiamoceli noi!!

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