Un recente articolo sul National Geographic avverte su questa possibilità, la barriera corallina sta sbiancando a causa dell’aumento delle temperature, il mitico riscaldamento globale che ci ricorda sempre quali e quanti danni stiamo facendo sulla Terra.
Questa volta tocca alla barriera corallina, che a quanto pare “soffre il caldo” e diventa bianca, questo un primo effetto collaterale, il successivo potrebbe essere la perdita della biodiversità e della fauna marina che vive prospera in quelle acque, si tratta di circa 1500 specie di pesci che rischiano la sopravvivenza!
Correre ai ripari al più presto
I grandi paesi inquinatori del mondo non sentono molto il problema, considerano una riduzione delle emissioni come una minaccia economica, in parte sicuramente lo è, almeno nelle fasi iniziali di un cambiamento produttivo storico, di certo non facile da attuare ma neppure impossibile se fatto gradualmente.
La barriera corallina è un patrimonio irrinunciabile, e soprattutto un termometro che misura la salute del pianeta, la sua scomparsa rappresenta un grave problema, indica che la Terra è malata e che difficilmente potrà riprendersi, quindi occorre prevenire ora, perché poi sarà molto difficile trovare una “cura”.
La barriera corallina attende una nostra scelta
Come evidenzia il National Geographic è tempo di fare una scelta, e secondo me siamo appena in tempo per farla, cambiare le condizioni del mondo dipende da ciò che facciamo noi, da cosa consumiamo soprattutto.
I mali della Terra dipendono essenzialmente da questo, tanto più benessere economico abbiamo tanto più consumiamo, più consumiamo e più creiamo problemi alla Terra e a noi stessi, inquiniamo e quindi come effetto collaterale ne subiremo le conseguenze per la salute, un circolo improduttivo che comunque vada terminerà, con le buone o con le cattive!
A questo punto il buon senso vorrebbe che si facesse la cosa giusta preservando la salute della Terra e delle persone, per questo occorrono coscienza e cuore, entrambi purtroppo assenti in molte persone …
