Da qualche anno si parla spesso di questo problema, con notizie tutt’altro che confortanti, negli ultimi tempi sono stare segnalate più volte morie di api, dagli Stati Uniti all’Europa, il problema è serio e grave potrebbe avere risvolti catastrofici di proporzioni bibliche, con api a rischio potremmo esserlo anche noi.
Secondo Simon Potts direttore del centro per la ricerca dell’Università di Reading e principale autore del rapporto sulle possibili cause dell’estinzione delle api, osserva che le cause di questo disastro ambientale sono dovute a vari fattori e indubbiamente tra questi c’è anche la chimica usata dai pesticidi, come anche l’innalzamento delle temperature e la perdita di biodiversità.
Cosa ci aspetta senza le api
L’effetto delle api a rischio mette in evidenza tutta una serie di scenari non proprio rassicuranti, come sappiamo, le api sono il primo alleato dell’uomo nella produzione agroalimentare, con il lavoro d’impollinazione contribuiscono alla riproduzione delle piante e quindi di generare frutti.
Lo scenario peggiore è quello ipotizzato per il 2050 se non si prenderanno provvedimenti, le api a rischio sono un problema che per effetto diretto si riverserà anche sulla produzione alimentare, e semmai si dovesse sviluppare una moria su larga scala, questa potrebbe mettere a rischio seriamente l’approvvigionamento alimentare per miliardi di persone.
Che cosa fare per le api a rischio
Sicuramente ridurre gli inquinanti utilizzati, a cominciare proprio dalle coltivazioni irrorate ogni anno con quantità assurde di chimica nociva, non solo per gli animali ma anche per l’uomo, e questo sarebbe già un gran passo, poi occorre prendere delle iniziative proprio a tutela di questo insetto molto prezioso per le sue speciali caratteristiche.
Siamo nel bel mezzo di un passaggio storico, negli ultimi 50 anni sono state distrutte o comunque esaurite molte risorse naturali della Terra, inquinato mare e terra per almeno i prossimi 1000 anni, ora, o si fa una svolta radicale o il destino delle generazioni future sarà segnato, le api a rischio? Diamoci da fare!